
Decori e arredi interni
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La casa a peristilio 1 fornisce un'esemplificazione dell'elaborato apparato decorativo che arricchiva le case signorili ellenistiche di tipo greco sia a Iato che in altri centri della Sicilia. Si tratta di una decorazione composita costituita da elementi architettonici e di rivestimento.
Il colonnato del peristilio, disposto su due piani, era sormontato da capitelli di ordine dorico al piano terra e di un originale ordine misto “ionico-siculo” (con volute e foglie d'acanto), diffuso in Sicilia e più tardi in Campania, al secondo piano; nel caso dell'esedra situata tra le due sale da banchetto (vani 15 e 17), i capitelli d'anta erano di ordine dorico al piano terra e del tipo “a sofà”, di una tradizione macedone, al piano superiore. A coronamento dei colonnati si trovavano cornici scolpite. Fra le due colonne del piano terra erano inserite barre di legno smontabili mentre al piano superiore erano poste balaustre.Pilastri e semicolonne sormontati da capitelli tra cui se ne segnala unodi ordine corinzio, contribuivano a movimentare l'architettura della casa a peristilio 1.
Le decorazioni parietali e pavimentali delle stanze di rappresentanza a secondo piano erano più sfarzose di quelle del piano terra.
Le pareti erano arricchite da stucchi policromi: di particolare interesse quelli che riproducevano elementi architettonici in pietra,come i fregi, le cornici e i muri in opera quadrata.Non mancano esempi che denotano finezza e leggiadria compositiva, come i frammenti decorati con fiori e tralci o quello con una colomba e una farfalla, databili alla prima età imperiale.
Alcuni pavimenti furono realizzati in cocciopesto di colore rosso, decorato a tessere bianche disposte in modo regolare (opus signinum) e in qualche caso da motivi a mosaico; altri sono in mosaico a tessere bianche.
Spiccano il pavimento con rosette policrome a mosaico della sala al primo piano (vano 17a) e quello con l'iscrizione “Salve ...ora te ne andrai ilare”, della stanza corrispondente al piano terra (vano 17).
Anche porte e finestre potevano essere arricchite da figure scolpite, come proverebbe il rinvenimento di un pilastrino con satiro proveniente da una delle case a peristilio del quartiere orientale e forse pertinente ad una finestra dalla zona residenziale orientale giunge poi l'attestazione di decorazioni a rilievo di terracotta: si vede, ad esempio, il frammento di sima (parte terminale del tetto) raffigurante due grifi (animali fantastici) che attaccano una cerva.
Decorazione domestica fu, poi, la scultura. Questa abbelliva le stanze, anche quella di servizio come la bocchetta di calcare configurata a testa leonina dalla casa a peristilio 1, inserita sul lavandino del vano bagno. La scultura era anche connessa all'esercizio del culto domestico; nel vano 15a della casa a peristilio 1, posto al secondo piano, doveva trovarsi il larario, luogo del culto domestico.
Qui si trovavano probabilmente statuette di legno incassate in basi di pietra e simulacri di terracotta, come una piccola statua di Afrodite del I sec. a.C. e la testa femminile pertinente ad un grande busto di divinità, che riproduce un prototipo del IV sec. a.C.
L'apparato decorativo della casa a peristilio 1, oltre a trovare confronto in altre dimore signorili di Monte Iato, astringenti analogia con quelle di abitazioni di età romano – repubblicano del resto d' Italia e di contesti unici e greci della Sicilia, principalmente Solunto e Morgantina.


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Tra cultura e paesaggio