
Abitato ellenistico
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L'elevato tenore di vita raggiunto dalla città in età ellenistica è straordinariamente documentato dalle lussuose residenze private. I quartieri della città, edificati nell'ambito della ristrutturazione urbanistica della fine del IV sec. a.C, sono dispoto a Est, a Ovest e a Sud del centro monumentale della città e, a differenza di altri siti siciliani coevi (Morgantina, Solunto), non sono inseriti in un tessuto urbano regolare, con isolati uniformi. In tutti i quartieri è attestata la casa a peristilio, tipo di abitazione privata molto ricercata con uno standard elevato anche per quanto riguarda l'allestimento interno e la decorazione architettonica. Si caratterizza per la tipica pianta organizzata intorno a un cortile centrale, per lo più di forma rettangolare, con colonnato (peristilio). Tutte le case finora note a Monte Iato hanno caratteristiche comuni: sono assai ampie, l'accesso della strada avviene attraverso un vestibolo piuttosto spazioso che si apre sul peristilio di 9,12 o 16 colonne e spesse a due piani. Le case più ricche dispongono di un'ala di rappresentanza che include un'eswedra centrale, aperta verso il peristilio, tra due sale di banchetto (andrones) dove erano collocati i letti conviviali.
Inoltre, la tecnica costruttiva con muri a secco di frattura accurata, gli elementi architettonici dell'elevato, scolpiti nel calcare tenero locale, senza integratori in stucco, i pavimenti in opus signinum e mosaico, i rivestimenti parietali a stucchi colorati e cornici fastose, rendono le case a peristilio di Monte Iato molto simili tra loro.
Se si esclude la casa a peristilio 1, ubicata nel quartiere a Ovest dell'agora, la sola interamente riportata alla luce, le altre abitazioni finora identificate sono tuttora in corso di scavo.
Tra queste, sempre nel quartiere occidentale, la casa a peristilio 2 presenta un cortile centrale a 16 colonne, doriche al piano terra e ionico-siceliote al piano superiore, con balaustre inserite tra le colonne ioniche, il gruppo dei vani di rappresentanza si dispone sul lato occidentale del peristilio, ma anche il vano recentemente riportato alla luce sul lato nord, con pavimento in opus signinum a losanghe, serviva da sala da banchetto con 9 lettini (enneaklinos).
Altre case a peristilio sono state individuate a sud dell'agora e nel quartiere orientale, una zona residenziale non lontana dalla porta d'accesso alla città, dove sono state finora parzialmente riportate alla luce due abitazioni: la casa E 1, il cui peristilio con 5 colonne perlato risulta essere il più grande finora individuato a Monte Iato, e la casa E 2, contraddistinta da una pianta irregolare, dall'andamento obliquo dei muri perimetrali dovute a percorso della strada lastricata e da vani posti e vari livelli per adattarsi alla conformazione del terreno. Nel corso del III o del II sec. a,C; nel settore nord-orientale della casa venne inserita un'ala con bagno privato: si tratta di un vano a pianta interna circolare (diametro di 3,10 m) interpretato come laconicum, ovvero una sorta di sauna


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Tra cultura e paesaggio